Il lifting facciale è uno degli interventi di ringiovanimento facciale. L’intervento consiste nel riposizionare il tessuto fascio-muscolare e il grasso che con gli anni è andato incontro a “ptosi” (caduta verso il basso secondo gravità). Questo normale processo di “invecchiamento” avviene a causa di una fisiologica riduzione del grasso, un riassorbimento della base ossea, un indebolimento dei legamenti che supportano la muscolatura, una graduale riduzione del tono muscolare ed un una progressiva disidratazione cutanea. 

Uno dei fattori costituzionali più importanti che predispone ad un più rapido “invecchiamento” è la base ossea del volto quali la buona proiezione delle ossa zigomatiche, la posizione del mascellare e della mandibola e la proiezione del mento. Gli zigomi poco proiettati e il mascellare retruso determinano una ptosi dei tessuti molli della regione mediofacciale; una mandibola retrusa predispone ad una rapida perdita di definizione della barra mandibolare e dell’angolo del collo. Da non trascurare i fattori genetici, le abitudini alimentari, il fumo e l’esposizione al sole. 

Le tecniche moderne puntano non solo al ritensionamento cutaneo ma soprattutto al ripristino e al riposizionamento dei volumi. Il solo ritensionamento delle fasce profonde e della cute senza un corretto ripristino volumetrico difficilmente garantisce un risultato naturale e di vero e proprio ringiovanimento.

Paziente candidato

L’intervento può essere indicato a donne o uomini che avvertono una caduta del tessuto cutaneo, e uno scivolamento verso il basso dei muscoli e del grasso facciale sempre che venga mantenuto un buon grado di elasticità della pelle. L’età media va tra i 40 e i 65 anni.

Tecnica chirurgica

L’intervento viene eseguito in sala operatoria, di solito con anestesia generale o locale con sedazione.

Le incisioni vengono effettuate nella zona temporale o frontale del cuoio capelluto, si nascondono nella piega preauricolare o dietro al trago, proseguono nella piega retroauricolare continuando verso la nuca all’interno del capillizio. Attraverso queste incisioni, il chirurgo esegue uno scollamento della pelle per riposizionare e ritensionare i tessuti fascio-muscolari più profondi quali il sistema aponeurotico superficiale (SMAS). A livello cervicale il sistema è rappresentato dal muscolo platisma che insieme allo SMAS facciale costituisce la base del lifting profondo. 

Perché la chirurgia di ringiovanimento sia efficace e con risultati naturali, è molto importante che questi elementi siano collocati secondo vettori opposti alla direzione in cui si sono precedentemente spostati durante il corso degli anni. Al termine dell’intervento, vengono frequentemente posizionati tubi di drenaggio per ridurre la possibilità di formazione di ematomi e dell’edema infiammatorio postchirurgico e ottenere quindi un recupero più rapido.

Periodo preoperatorio

Con un’attenta valutazione clinica durante la prima visita si analizzano le varie componenti del volto, in primis la struttura ossea, la proiezione degli zigomi, della mandibola e del mento che determinano il supporto dei tessuti molli superficiali. A seguire i muscoli, le fasce e qualità della pelle dei vari compartimenti del volto. Per quanto riguarda il collo viene valutata la dimensione e la sede delle ghiandole salivari sottomandibolari e dei muscoli sovraioidei. Sulla base di questa analisi il chirurgo sceglie la tecnica più indicata al singolo paziente. Illustrata la tecnica si cerca di far comprendere al paziente il tipo di risultato ottenibile per quello specifico caso. 

Essenziale la totale astensione dal fumo per un periodo di almeno 5 settimane prima dell’intervento e ulteriori 4 nel post-operatorio e un corretto mantenimento dei valori pressori arteriosi.

Postoperatorio

La degenza media va tra le 24 e le 48 ore a seconda del tipo di tecnica chirurgica utilizzata. La comparsa di lividi, ematomi e gonfiore associati a fastidi è del tutto normale. Una volta dimesso il paziente proseguirà un periodo di convalescenza e riposo relativo con le indicazioni dello specialista. Durante la prima settimana, è consigliabile tenere il bendaggio/guaina elastocompressiva/maschera facciale per alcune ore al giorno, riposo relativo, evitare sforzi intensi o situazioni di stress, non fumare, eseguire un massaggio facciale di tipo linfodrenante, idratare la pelle molto bene, mantenere valori pressori adeguati. 

Dalla seconda settimana, le suture vengono rimosse. La maggior parte dei pazienti si ritorna alla normale vita quotidiana in circa 15-20 giorni, anche se talvolta rimangono dei lividi che scompaiono progressivamente.